Il Giornalismo partecipativo o Citizen journalism

Il giornalismo partecipativo, in inglese citizen journalism, è il termine con cui si indica la nuova forma di giornalismo che vede la "partecipazione attiva" dei lettori grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini offerta da internet. 

Chi pratica questo tipo di giornalismo è detto giornalista partecipativo o, in inglese, citizen journalist.

Testo

Per molti è la nuova frontiera del giornalismo e già tanti sono i siti i portali e gli utenti che vi partecipano in tutto il webmondo.

Sembra essere nato negli Stati Uniti ma in realtà è nato spontaneamente e siano gli stessi utenti o blogger a creare il fenomeno. 

 Da una stima i blog sono circa 14 milioni ed il numero è sempre crescente. Qualcuno potrebbe pensare il giornalismo partecipativo non abbia qualità di contenuti e sia di poca autorevolezza. 

Beh, chi lo pensa si sbaglia parecchio: prestigiosi giornali, portali, siti d'informazione ne fanno uso aprendogli le porte e molti editori creano dei veri portali di questo new journalism.

La formula è vincente poiché c'è una completa interazione tra utente e informazione tanto da disegnare scenari nuovi nel mondo dell'informazione e dei media. 

Le forme sono tante e assicurano appunto una completa interazione: siti costruiti interamente attorno agli utenti con la possibilità di inserire commenti, articoli o video.

Questa forma partecipativa sta facendo parlare di sé poiché “in grado si generare un flusso di notizie autorevoli e molto visibili".

I citizen journalist si occupano spesso di denunciare il mancato rispetto dei diritti umani e di sostenere le cause dei più deboli ed esposti. Il concetto di citizen journalism (noto anche come pubblico, partecipazione, democratico, o giornalismo di strada si basa su cittadini comuni che svolgono un ruolo attivo nel il processo di raccolta, reporting, analisi e diffusione di notizie e informazioni".

I giornalisti cittadini possono segnalare in tempo reale.

Fatti che hanno reso celebre questa forma di giornalismo sono: eventi mondiali come la primavera araba e il movimento Occupy Wall Street. 

 Nel 1999, gli attivisti di Seattle crearono una risposta alla riunione dell'OMC.

Questi attivisti capirono che l'unico modo per poter entrare nei grandi media era bloccando le strade e poi, gli scarsi 60 secondi di copertura avrebbe mostrato loro di essere portato via dalla polizia, ma senza alcun contesto per spiegare il motivo per cui protestavano. 

Essi sapevano di dover creare un modello di media alternativi. Da allora il movimento Indymedia ha conosciuto una crescita esponenziale, e IMC sono stati creati in oltre 200 città di tutto il mondo.

Durante le elezioni presidenziali americane, entrambi i partiti, democratico e repubblicano, hanno rilasciato le credenziali di stampa per i blogger dei cittadini questo passo segna un nuovo livello di influenza e credibilità per i giornalisti non tradizionali.

Durante gli attacchi terroristici al World Trade Center le testimonianze sono venute da citizen journalist. Immagini e storie di chi era vicino al World Trade Center contenuti offerti che hanno svolto un ruolo importante nella storia.

Filmati di notizie da molte persone che hanno vissuto lo tsunami, i terremoti o i cambiamenti climatici sono ampiamente diffusi.

Ma qual è il potere o la forza nel mondo di questa forma partecipativa?

Ampia è a volte più reale dei media stessi poichè la notizia circola in modo reale e veloce e dettagliata.

La loro geopolitica e ampia e varia:

1) Stati Uniti: YouTube, Facebook, Twitter, Consumer Reports, il Drudge Report, NowPublic, DigitalJournal.com, GroundReport, Fairobserver, Slashdot, Kuro5hin, Newsvine, Canadian Broadcasting Current Tv Center of Citzen Media.

2) Europa: "AgoraVox", che diventa in breve tempo il primo sito di giornalismo partecipativo in Europa. È letto da un milione di visitatori ed è la seconda fonte di notizie dopo Le Figaro il maggiore quotidiano nazionale, Youreporter.it, Reporter di Repubblica,


Frontierenews.it.

In Corea: "Omnynews" è il sito di informazione più visitato (oltre un milione di utenti al giorno). Il 70% dei suoi contenuti sono prodotti da circa 35 000 cittadini-reporter, utenti comuni che decidono di dare il proprio contributo inviando un articolo.

C'è anche da dire che alcuni utenti collaboratori sono diventati poi giornalisti e che i giornalisti si sono avvicinati a questa nuova forma di giornalismo.


 

 

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