Si...Lavorare...

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La realizzazione di Amazon condiziona la biodiversità del vicino Parco naturale La Selva di Paliano. 

Per costruire l’hub è stato eliminato il rilievo tra colle Quartaccio e colle Rampo, sono scomparsi sotto il cemento il pozzo e la sorgente perenne.

 E’ stato ricoperto anche il laghetto artificiale, dove ora c’è un enorme piazzale, con un sottosuolo ricco di acqua.
Sotto il profilo urbanistico lo sbancamento è avvenuto senza passare per la valutazione di impatto ambientale e la valutazione strategica ambientale ma con una semplice licenza edilizia comunale.
La stessa Amministrazione comunale di Colleferro che con disinvoltura decreta la fine del parco La Selva di Paliano e contemporaneamente si erge a difesa del Castello vecchio cerca di nascondere il prezzo che la comunità paga  in termini ambientali, sanitari, di qualità della vita, di sostenibilità, di dignità del lavoro, di ricadute negative sul commercio e sul tessuto economico locale .
Il bisogno di lavoro di giovani e meno giovani viene politicamente utilizzato per rendere accettabile un sistema economico e un modello produttivo che spoglia il tessuto sociale: qui arriva l’eco di un colosso che paga l’Iva in misura ridotta, gode di benefici fiscali, sopporta minori oneri di urbanizzazione e si fa portatore, tramite le Amministrazioni comunali, di un falso progetto di valorizzazione del territorio. 

Quando avrà azzerato concorrenti e fornitori potrà decidere il prezzo di milioni di prodotti e scompariranno tanti posti di lavoro.

Articolo a cura della Signora Ina Camilli

Consigliere Parlamentare

https://www.unoetre.it/informazione/cronache-italiane/item/8904-amazon-il-centro-di-stoccaggio-a-colleferro.html

 

 

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