The Climatic Change il Cambiamento Climatico


 

 

In climatologia con i termini cambiamenti climatici o mutamenti climatici si indicano le variazioni del clima della Terra, ovvero variazioni a diverse scale spaziali (regionale, continentale, emisferica e globale) e storico-temporali (decennale, secolare, millenaria e ultramillenaria) di uno o più parametri ambientali e climatici nei loro valori medi: temperature (media, massima e minima), precipitazioni, nuvolosità, temperature degli oceani, distribuzione e sviluppo di piante e animali. 

 

La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change o UNFCCC) utilizza il termine "mutamenti climatici" solo per riferirsi ai cambiamenti climatici prodotti dall'uomo e quello di "variabilità climatica" per quello generato da cause naturali. In alcuni casi, per riferirsi ai mutamenti climatici di origine antropica si utilizza l'espressione "mutamenti climatici antropogenici". Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP, per "cambiamenti climatici" si intende qualsiasi cambiamento di clima attribuito direttamente o indirettamente ad attività umane, il quale altera la composizione dell'atmosfera mondiale e si aggiunge alla variabilità naturale del clima osservata in periodi di tempo comparabili.

Esempi

 

 

Alcuni esempi di cambiamenti climatici sono il riscaldamento globale, il raffreddamento globale e la modifica dei regimi di precipitazione

Grazie alla paleoclimatologia (la scienza che studia il clima passato della Terra), si sa che la storia climatica della Terra attraversa continue fasi di cambiamenti climatici più o meno rapidi e più o meno ciclici, passando da Ere glaciali a Ere interglaciali (considerando milioni di anni), da Periodi glaciali a Periodi interglaciali (considerando migliaia di anni), da momenti di raffreddamento a momenti di riscaldamento (considerando decine e centinaia di anni).

Molti dei parametri che influenzano il clima sono in lento, ma continuo mutamento (attività solare, caratteristiche atmosferiche, parametri interni o esterni al pianeta, ecc.) tanto che il clima di per sé, sul medio-lungo periodo, non è mai puramente statico, ma sempre in cambiamento, più o meno lento, alla ricerca di un nuovo equilibrio all'interno del sistema climatico passando da fasi più calde a fasi più fredde. Quando un mutamento climatico avviene a scala temporale ristretta, ad esempio annuale, si parla più propriamente di "anomalia climatica", tipicamente rientrante all'interno della variabilità climatica se non addirittura nella variabilità meteorologica della circolazione atmosferica (anomalia meteorologica). 

 

 

Studi

Nello studio dei mutamenti climatici bisogna considerare questioni pertinenti ai più diversi campi scientifici, dunque con caratteristiche tipiche di interdisciplinarità: meteorologia, fisica, oceanografia, chimica, astronomia, geografia, geologia e biologia comprendono molti aspetti correlati a questo problema, che può essere quindi considerato squisitamente di ambito multidisciplinare. In generale nello studio di un cambiamento climatico si evidenziano due distinte fasi: la rilevazione dell'avvenuto mutamento climatico, in genere facendo riferimento all'analisi statistica di serie storiche dei dati atmosferici che costituiscono dunque le evidenze sperimentali, e l'attribuzione delle cause di tale mutamento, sulla scorta di studi mirati, che possono essere dunque naturali e/o antropiche.

In base a questi studi si evidenzia una causa naturale fino al secolo scorso ma, a partire dalla metà del XX secolo, la comunità scientifica li ritiene dovuti all'azione dell'uomo, sotto forma di alterazione dell'effetto serra. In particolare secondo il 5° Report sui cambiamenti climatici dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), "Il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile, e, dal 1950, molti dei cambiamenti osservati sono senza precedenti nei precedenti decenni e millenni. L'atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la massa di neve e ghiaccio è diminuita, il livello del mare è aumentato, e le concentrazioni di gas a effetto serra sono aumentate".

Le conseguenze sulla comprensione o meno dei problemi correlati ai mutamenti climatici hanno profonde influenze sulla società umana, che deve confrontarsi con essi anche dal punto di vista economico e politico

 

Gli studi sul clima delle epoche preistoriche (paleoclima) si effettuano studiando i registri fossili, accumuli di sedimenti nei fondali marini, le inclusioni di aria nei ghiacciai, i segnali erosivi nelle rocce e gli anelli di crescita degli alberi. Sulla base di questi dati si è potuto redigere una storia climatica recente relativamente precisa e una storia climatica preistorica con una precisione più scarsa. Studiando il clima del passato si è potuto notare che la Terra ha attraversato continue fasi di cambiamento del suo clima, fasi più o meno rapide e più o meno cicliche.

Analizzando i cambiamenti lenti del clima, che avvengono in milioni di anni, si nota un continuo alternarsi di Ere glaciali ed Ere Interglaciali ossia milioni di anni più freddi in cui esistono ghiacciai sulla superficie terrestre alternati a milioni di anni più caldi in cui non c'è traccia di ghiacciai sulla Terra. Studiando i cambiamenti medi del clima, che avvengono in migliaia di anni, si nota l'alternarsi di Periodi glaciali e Periodi Interglaciali, ossia migliaia di anni in cui si ha una grande estensione dei ghiacciai sulla terraferma (vengono ricoperti gran parte dei continenti) alternati a migliaia di anni in cui si ha una piccola estensione dei ghiacci (vengono ricoperti solo le regioni polari).

Studiando i cambiamenti brevi del clima, che avvengono in centinaia o decine di anni, si nota l'alternarsi di momenti di raffreddamento del clima, con un generale abbassamento delle temperature, alternati a momenti di riscaldamento del clima con un generale innalzamento delle temperature. In base a questa suddivisione del clima terrestre attualmente è in corso l'ultima Era Glaciale incominciata circa tre milioni di anni fa e ci troviamo in un Periodo interglaciale, ossia in un periodo di piccola estensione dei ghiacciai con un arretramento generale incominciato circa 10 000 anni fa. Man mano che si retrocede nel tempo i dati si riducono, per cui la climatologia ha necessità di servirsi di modelli di simulazione del clima passato e futuro.

Cambiamenti climatici attuali

Il mantenimento della temperatura della biosfera terrestre attorno a valori medi adatti alla vita è dovuto principalmente all'azione combinata di cinque fattori:

  1. calore interno del pianeta;
  2. irraggiamento solare, che fornisce l'energia per l'effetto serra ed elementi correlati alle variazioni dell'attività solare e delle macchie solari;
  3. effetto delle correnti oceaniche e dell'evaporazione marina (e dei fenomeni a essa correlati);
  4. presenza dell'atmosfera, che attenua gli sbalzi di temperatura giornalieri e stagionali;
  5. effetto serra naturale, che amplifica l'effetto termico dell'irraggiamento solare.

La variazione quantitativa di uno o più di questi fattori può causare un riscaldamento globale o raffreddamento globale dell'atmosfera e superficie terrestre.

A tali fattori naturali si aggiunge l'influenza dell'uomo che attraverso l'uso di combustibili fossili immette nell'atmosfera grandi quantità di CO2, metano e altri gas serra aumentando l'azione dell'effetto serra e generando un surriscaldamento climatico che aumenta la temperatura media globale della Terra, con conseguenze come desertificazione, innalzamento ed inacidimento degli oceani, più frequenti fenomeni atmosferici estremi.

L'entità e le conseguenze del fenomeno hanno portata tale che la questione viene chiamata anche crisi climatica.

Riscaldamento globale

 

Con l'espressione riscaldamento globale (traduzione dall'inglese global warming, tradotto talvolta con riscaldamento climatico o surriscaldamento climatico) si indica il mutamento del clima terrestre sviluppatosi a partire dall'inizio del XX secolo e tuttora in corso.

 La comunità scientifica attribuisce tale mutamento alle emissioni nell'atmosfera terrestre di crescenti quantità di gas serra (con conseguente incremento dell'effetto serra) e ad altri fattori tutti imputabili all'attività umana.

Temperatura globale e anomalia termica

In base ai dati relativi al 2013 contenuti nel 5º rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, i dati combinati della temperatura media globale della superficie della Terra e dell'oceano, calcolati con trend lineare, indicano un riscaldamento medio di 0,85 °C nel periodo 1880-2012.

 Nel 2014 si è raggiunto il record della temperatura media globale.

  L'allarme è particolarmente grave per l'Italia, che si sta scaldando più velocemente della media globale e di altre terre emerse del pianeta. Il nuovo record italiano raggiunto nel 2014 è stato di +1,45 °C rispetto al trentennio 1971-2000.

Insomma la maggior parte del cambiamento climatico deriva dall' uomo dal modo con cui interaggisce con l'ambiente o il Mondo circostante e solo cambiando si può fare qualcosa con la tutela dell'ambiente e delle specie dell'ecosistema

Cosa può succedere un esempio in uno studio


Scaldandosi, l’acqua si riscalda. Il riscaldamento globale provoca allo stesso tempo lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacciai.

La combinazione di questi fenomeni fa aumentare il livello dei mari, causando alluvioni e fenomeni di erosione lungo le regioni costiere basse.

 

Condizioni meteorologiche estreme e aumento delle precipitazioni

Le forti precipitazioni e altri eventi climatici estremi stanno diventando sempre più frequenti. Ciò può causare inondazioni e un deterioramento della qualità dell'acqua, e in alcune regioni anche la progressiva carenza di risorse idriche.

Conseguenze per l’Europa

  • Nell'Europa centro-meridionale si registrano ondate di calore, incendi forestali e siccità sempre più frequenti.
  • Il Mediterraneo si sta trasformando in una regione arida, il che lo rende ancora più vulnerabile di fronte alla siccità e agli incendi boschivi.
  • L'Europa settentrionale sta diventando molto più umida e le alluvioni invernali potrebbero diventare un fenomeno ricorrente.
  • Le zone urbane, nelle quali vivono oggi 4 europei su 5, sono esposte a ondate di calore e alluvioni e all’innalzamento del livello dei mari, ma spesso non sono preparate per adattarsi ai cambiamenti climatici. 

Conseguenze per i paesi in via di sviluppo

I paesi in via di sviluppo poveri sono spesso i più colpiti. In genere le loro popolazioni dipendono fortemente dal loro habitat naturale e dispongono di pochissime risorse per far fronte ai cambiamenti climatici.


I costi per la società e l’economia

I danni alle case, alle infrastrutture e alla salute umana impongono elevati costi alla società e all’economia.

Tra il 1980 e il 2011 le alluvioni hanno colpito più di 5,5 milioni di persone e provocato perdite economiche dirette per oltre 90 miliardi di euro.

I settori che dipendono fortemente da determinate temperature e livelli di precipitazioni come l'agricoltura, la silvicoltura, l'energia e il turismo, sono particolarmente colpiti.

Rischi per le specie selvatiche

I cambiamenti climatici si stanno verificando a ritmi talmente veloci che numerose specie animali e vegetali stentano ad adattarsi.

Molte specie terrestri, marine e di acqua dolce si sono già spostate verso altre zone. Alcune specie vegetali e animali saranno esposte a un maggior rischio di estinzione se la temperatura media mondiale continua ad aumentare in maniera incontrollata.

A questo si aggiunge le politiche non lungimiranti  e consumistiche di alcuni Stati come il Giappone che vuole sversare nelle Acque del Pacifico  oltre 1 milione di tonnellate di liquidi radioattivi.

 L'operazione non dovrebbe cominciare prima di un paio di anni ma è destinato a suscitare l'irritazione anche dei Paesi vicini, a cominciare da Cina e Corea del Sud per Pechino l’oceano “è una proprietà comune dell’umanità come non dire che dovrebbe essere così.

Oppure le plastiche che vengono gettate nel mare o le immense reti che inondano i fondali a scapito della pesca sostenibile e dello sviluppo del mare stesso come fonte di cibo ma anche di specie o le istallazioni più variopinte che vengono messe in virtù di una pseudo ecologia ambientale che dovrebbe invece preservare l'ambiente per le generazioni future.

Negli anni molte sono le associazioni ambientaliste che si sono mosse per imporre una politica Green ma non abbastanza perchè c'è bisogno di cooperazione tra Stati e di una buona politica.

Alcune e alcuni:

Climate reality project

Fondata da   Albert Arnold Gore  Al è un politico e ambientalista statunitense.

È stato il 45º Vicepresidente degli Stati Uniti durante la presidenza Clinton dal 1993 al 2001. Fu insignito del Premio Nobel per la pace 2007 e del Premio Principe delle Asturie per la Cooperazione Internazionale 2007 per il suo impegno in difesa dell'ambiente.

Sempre nel 2006 fonda l'organizzazione no-profit Climate Reality Project, da lui stesso diretta, dedita all'educazione e alla diffusione della consapevolezza sui cambiamenti climatici

Organizza il concerto Live Earth del 7 luglio 2007.

Nel 2007 vince insieme all'Intergovernmental Panel on Climate Change il Premio Nobel per la pace «...per i loro sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti».

 

 

GreenPeace 

 

Greenpeace è un'organizzazione non governativa ambientalista e pacifista fondata a Vancouver nel 1971.

Greenpeace è famosa per la sua azione diretta e non violenta per la difesa del clima, delle balene, dell'interruzione dei test nucleari e dell'ambiente in generale. Negli ultimi anni l'attività dell'organizzazione si è rivolta ad altre questioni ambientali come il riscaldamento globale, l'ingegneria genetica e la pesca a strascico. Greenpeace ha uffici nazionali e regionali in 41 paesi, tutti affiliati a Greenpeace International, con sede ad Amsterdam.

L'organizzazione è finanziata tramite contributi individuali da parte di circa 2,8 milioni donatori e fondazioni no profit, ma non accetta fondi da governi, partiti politici o grandi aziende.

 Non è nemmeno una società di aderenti spontanei, in quanto Greenpeace accetta le donazioni ma non iscrive soci. 

 

Greenpeace basa la propria testimonianza su:

  • azione diretta e non violenta,
    manifestando direttamente in luoghi ritenuti importanti per i messaggi che vuole trasmettere, ma senza l'uso della forza in parte rifacendosi alle teorie di Mahatma Gandhi
  • scientificità,
    in quanto ogni dossier, report o altra documentazione sono basati su una precedente ricerca scientifica commissionata in maniera indipendente
  • indipendenza,
    in quanto non riceve cospicui sostegni in denaro da nessun ente governativo o multinazionale privata per evitare possibili manipolazioni dei risultati scientifici o delle attività intraprese.
ono “arrivati” da 130 paesi e tra gli attivisti che hanno partecipato ci sono anche 39 italiani. Le lezioni sono state organizzate in tre fasce orarie – Asia-Pacifico, Europa-Africa, le Americhe – per permettere a tutti di seguire il programma; anche interviste e dibattiti dal vivo orchestrati dall’ex vicepresidente americano Al Gore, nel piano dell’evento

Continua a leggere su Green Planner Magazine: Anche l’ultimo Climate Reality Global Training si è svolto online: un successo https://www.greenplanner.it/2020/08/10/climate-reality-global-training-svolto-online/
Sono “arrivati” da 130 paesi e tra gli attivisti che hanno partecipato ci sono anche 39 italiani. Le lezioni sono state organizzate in tre fasce orarie – Asia-Pacifico, Europa-Africa, le Americhe – per permettere a tutti di seguire il programma; anche interviste e dibattiti dal vivo orchestrati dall’ex vicepresidente americano Al Gore, nel piano dell’evento.

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Sono “arrivati” da 130 paesi e tra gli attivisti che hanno partecipato ci sono anche 39 italiani. Le lezioni sono state organizzate in tre fasce orarie – Asia-Pacifico, Europa-Africa, le Americhe – per permettere a tutti di seguire il programma; anche interviste e dibattiti dal vivo orchestrati dall’ex vicepresidente americano Al Gore, nel piano dell’evento. Quasi dieci volte il numero di attivisti che negli ultimi anni hanno seguito la formazione Climate Reality in presenza, a Los Angeles o a Berlino, a Tokyo o a Melbourne.

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Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg   è un'attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È nota per le sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag a Stoccolma, in Svezia, con lo slogan Skolstrejk för klimatet («Sciopero scolastico per il clima»).

 

 Greta Thunberg, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola 

 La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l'estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall'accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento svedese ogni giorno durante l'orario scolastico .

Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima).


A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì, lanciando così il movimento studentesco internazionale Fridays for Future.

 Ha partecipato alla manifestazione Rise for Climate davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles e ha parlato alla manifestazione organizzata da Extinction Rebellion a Londra 

 Il suo sciopero del venerdì ha attirato l'attenzione dei media in diverse nazioni e manifestazioni simili sono state organizzate in altri paesi, tra cui i Paesi Bassi, l'Italia, la Germania, la Finlandia, la Danimarca e l'Australia

 In Australia migliaia di studenti sono stati ispirati da Thunberg ad intraprendere lo sciopero del venerdì, ignorando l'appello del loro primo ministro Scott Morrison, che ha dichiarato al Parlamento «ciò che vogliamo è l'apprendimento nelle scuole e meno attivismo».



 
 

Greta ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia. Greta ha spiegato così la gravità del problema:

«Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. 

Questa è la crisi più grave che l'umanità abbia mai subito. 

Noi dobbiamo anzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare il salvabile.»

In occasione dell'ultima giornata ufficiale di lavori, , ha dichiarato dalla tribuna della COP24, parlando ai leader mondiali riuniti con parole durissime:

«Voi parlate soltanto di un'eterna crescita dell'economia verde poiché avete troppa paura di essere impopolari. Voi parlate soltanto di proseguire con le stesse cattive idee che ci hanno condotto a questo casino, anche quando l'unica cosa sensata da fare sarebbe tirare il freno d'emergenza.

 Non siete abbastanza maturi da dire le cose come stanno. Lasciate persino questo fardello a noi bambini. [...] La biosfera è sacrificata perché alcuni possano vivere in maniera lussuosa. La sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all'interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema. [...] L'anno 2078 celebrerò i miei 75 anni, se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. 

Forse mi chiederanno di voi, forse mi chiederanno perché voi non abbiate fatto nulla, mentre c'era ancora il tempo per agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra qualsiasi altra cosa, eppure state rubando il loro futuro proprio davanti ai loro stessi occhi. [...] Non siamo venuti qui per supplicare i leader di agire. Ci avete ignorato in passato, e ci ignorerete ancora. [...] Voi avete finito le scuse, e noi stiamo finendo il tempo. [...] Il vero potere appartiene al popolo.» 

Il suo esempio ha creato in molti giovani e non un  cambiamento e una politica più green  ha ispirato un gran numero di suoi coetanei in quello che è stato definito "effetto Greta".

In risposta alla sua presa di posizione netta, vari politici hanno riconosciuto la necessità di concentrarsi sul cambiamento climatico.

Legambiente

Sono “arrivati” da 130 paesi e tra gli attivisti che hanno partecipato ci sono anche 39 italiani. Le lezioni sono state organizzate in tre fasce orarie – Asia-Pacifico, Europa-Africa, le Americhe – per permettere a tutti di seguire il programma; anche interviste e dibattiti dal vivo orchestrati dall’ex vicepresidente americano Al Gore, nel piano dell’evento. Quasi dieci volte il numero di attivisti che negli ultimi anni hanno seguito la formazione Climate Reality in presenza, a Los Angeles o a Berlino, a Tokyo o a Melbourne. In Italia è ancora poco conosciuto il Climate Reality Project, fondato da Al Gore nel 2006. Nello stesso anno usciva il suo documentario Una scomoda verità, che rese milioni di persone nel mondo, per la prima volta, consapevoli del surriscaldamento globale, delle sue molteplici e drammatiche conseguenze e della necessità di ridurre drasticamente le emissioni di gas effetto serra sostituendo i combustibili fossili con energia da fonti rinnovabili. L’anno successivo, proprio l’impegno di Al Gore nella lotta alla crisi climatica fu riconosciuto con il Premio Nobel per la Pace, che condivise con l’Ipcc, l’organismo delle Nazioni Unite che sintetizza, aggiorna e condivide le conoscenze scientifiche più avanzate di cui disponiamo per capire, prevedere e rispondere al cambiamento climatico e alle sue conseguenze sull’ambiente, la società e l’economia. E lo stesso anno 2007, Una scomoda verità ricevette l’Oscar come migliore documentario dell’anno. La prima formazione Climate Reality si tenne proprio nel 2006. Al Gore ospitò nella sua fattoria del Tennessee cinquanta attivisti con la missione di accelerare una soluzione globale alla crisi climatica. Da allora il movimento Climate Reality è cresciuto, fino ad arrivare alle cifre attuali di più di 35.000 membri. Anche i livelli di presenza dei Climate Reality Global Training sono cresciuti esponenzialmente, in particolare i numeri dell’edizione appena terminata sono stati resi possibili dall’emergenza Covid e la conseguente scelta di svolgere online le attività; mostrano però una comunità sempre più ampia di attivisti e persone preoccupate per il destino del pianeta. Fondamentale la diffusione che il tema ha avuto tra i giovani – i più interessati dal surriscaldamento – per rafforzare il senso d’urgenza e la determinazione al cambiamento. Tante le attività in cui si impegnano i membri del movimento: organizzazione di incontri e seminari di sensibilizzazione ed educazione alla crisi climatica; la creazione di campagne sul territorio, per chiedere ai responsabili politici e amministrativi azioni concrete e urgenti per azzerare le emissioni di gas serra, per eliminare le fonti d’inquinamento, per proteggere i più fragili, per rigenerare la società e l’ambiente, creando nuove opportunità economiche e nuovi posti lavoro. Siamo entrati in una fase decisiva nella lotta alla crisi climatica. I piani di rilancio post-pandemia, il risultato delle elezioni americane di novembre, la revisione degli impegni sulla decarbonizzazione di ciascun paese firmatario dell’accordo di Parigi in vista della Cop26 di novembre 2021 a Glasgow. Ecco i temi caldi che definiranno il proseguimento della lotta al cambiamento climatico. Diranno se la comunità internazionale è in grado di adottare le misure necessarie e immediate per affrontare le emergenze climatica e sociale. Quello che è certo è che i Climate Reality Leaders si impegneranno su tutti questi fronti per arrivare a una soluzione globale alla crisi climatica. E a fine agosto, dopo un secondo programma di formazione organizzato per accogliere le migliaia di iscritti che, per motivi tecnici, non è stato possibile includere nel programma di luglio, i Climate Reality Leaders saranno ancora più numerosi e determinati.

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Legambiente è un'associazione ambientalista italiana erede dei primi nuclei ecologisti  che si sviluppò in Italia e in tutto il mondo occidentale nella seconda metà degli anni settanta

 Legambiente è riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come associazione di interesse ambientale; fa parte dell'Ufficio Europeo dell'Ambiente, l'organismo che raccoglie tutte le principali associazioni ambientaliste europee e dell'International Union for Conservation of Nature. È riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri come ONG di sviluppo.

 

In oltre trenta anni di attività Legambiente ha organizzato campagne itineranti di monitoraggio della qualità ambientale lungo le coste e nelle città, come Goletta Verde, Goletta dei Laghi, Treno Verde e altre; attività di volontariato Spiagge pulite e Puliamo il Mondo, edizione italiana di Clean Up the World, la giornata mondiale di pulizia di parchi, aree urbane, aree fluviali di cui Legambiente è dal 1994 l'organizzatore per l'Italia.

Organizza report ogni anno sull'Ambiente Italia

Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile

 

 UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura): è un’istituzione internazionale indipendente, composta di Stati membri e istituzioni internazionali o private. Gode dell’appoggio dell’UNESCO e della FAO; promuove e sostiene azioni sul piano mondiale per tutelare la natura e le risorse naturali.

UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura): fra i molteplici campi di attività, molti riguardano i problemi di istruzione ed educazione al rispetto della natura, formazione di docenti e di ricercatori.

FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura): organizza sul piano mondiale le attività riguardanti la produzione agricola per il miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo, con particolare riguardo all’utilizzazione razionale del suolo, della fauna e della flora.

 

Elenco :

 https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Organizzazioni_ambientaliste

 

https://www.minambiente.it/pagina/elenco-delle-associazioni-di-protezione-ambientale-riconosciute 

 

 Insomma se non ora ma quando un cambiamento.

 

 

Fonti e Dati:

 

 Wikipedia

 Europa

 https://ec.europa.eu/clima/change/consequences_it 

Protezione Civile

Climate Reality Project

Greta Thumberg

GreenPeace

Legambiente

Unesco

Uicn

Fao


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