The Data

 

 

 

 


 

 

 

Un dato (dal latino datum che significa dono, cosa data) è una descrizione elementare codificata di un'informazione, un'entità, di un fenomeno, di una transazione, di un avvenimento o di altro.  

I dati possono presentarsi sotto diverse forme: numeri e lettere dell'alfabeto (testo), immagini statiche, immagini in movimento (video), suono (audio) ed altri.

 I dati possono essere conservati su diversi mezzi (o supporti) fisici quali cartaceo, magnetico (floppy disk, hard disk), ottico (CD ed altri supporti) e/o veicolati (trasmissibili) attraverso una rete di telecomunicazioni tra più utenti. 

 L'elaborazione dei dati può portare alla conoscenza di un'informazione.

 I dati nascono dall'osservazione di aspetti e fenomeni elementari e permettono di effettuare dei calcoli, risolvere un problema, caratterizzare un fenomeno o di esprimere un'opinione.

 Ogni tipo di dato dipende dal codice e dal formato impiegati. 

 

In informatica, il termine "dato" indica un valore, tipicamente numerico in bit, che può essere elaborato e/o trasformato da un automa o meglio da un elaboratore elettronico

 Il dato rappresenta l'oggetto specifico su cui interviene l'esecutore dell'algoritmo.

 Le memorie di massa consentono di salvare i dati in modo permanente, mentre il processo di registrazione dei dati in una memoria si chiama memorizzazione o archiviazione. 

Singoli dati o più spesso insiemi di dati possono essere conservati in file o nei database.

Tendenzialmente risulta essere un segnale digitale associato mediante un determinato codice ad un segnale o ad un sistema di simboli come il codice ASCII, che permette di rappresentare in binario numeri, lettere dell'alfabeto e simboli. 

 

Fino agli anni 1980, i reparti informatici di aziende ed enti pubblici erano chiamati "Centro elaborazione dati" (CED), perché si poneva l'accento sul fatto che in tali uffici venivano immagazzinati moli di dati dalle quali, previa elaborazione, si potevano estrarre informazioni utili alle attività dell'organizzazione.

Attualmente prevale l'espressione "sistema informativo", perché ci si è resi conto che gli algoritmi utilizzati per l'elaborazione dei dati sono ormai standardizzati, mentre il vero lavoro consiste nell'analisi e gestione dei flussi di informazioni tra le persone dell'organizzazione e nell'automazione informatica di tali comunicazioni. 

 

Più in generale, si usa l'espressione "elaborazione dati" per indicare qualsiasi conversione di dati da un formato a un altro, anche se in questo caso il termine più adatto sarebbe "conversione dei dati".

Nel processo:

con dato si intende una raccolta di numeri o lettere che descrivono misure ottenute da un sistema reale;

l'informazione è una risposta, dotata di significato, ad una determinata domanda. 

 

Insomma oggi i dati sono fondamentali e chi li há determina un potere, esemplare  è l'e commerce senza dati 

non potrebbe esistere sapere con certezza se un prodotto và o non và è fondamentale, per il negoziante chi hà 

un attività questa possibilità non la si hà ci si prova.

Per poi aggiungere che i dati li danno gratuitamente gli utenti è ancora

 più semplice ovviamente possedere tutti questi dati ,agevola il lavoro e la relativa vendita di un prodotto che

 può essere disponibile on line in tutto il mondo ,rispetto a chi lo può vendere, solo localmente e ovviamente si 

parla di qualsiasi dato a volte, anche con metodi non proprio corretti, appoggiandosi a social o ai vari siti che 

chiedono di accettare i vari cookie e qui si passa, da tutti i siti in cui navighiamo e a volte c'è anche da stupirsi 

leggendo i data, esempi: lo sapevate che :

il traffico di un sito porno supera quello di Netflix? Lo spiega una ricerca

C’è di gran lunga più traffico sui più noti siti porno che su Netflix o Amazon. 

I numeri in un’analisi di una compagnia di hosting.

Fasthosts è un provider britannico fornitore di servizi di hosting e responsabile della registrazione dei domini UK. 

I risultati di una sua recente ricerca sul traffico online hanno attirato l’attenzione di molti siti generalisti e avviato 

una serie di comparazioni.

 Uno dei dati più evidenti emersi dallo studio è lo straordinario volume di visite dei

siti porno se confrontato con quello dei più noti e utilizzati siti di ecommerce o di streaming.

I due siti di contenuti pornografici più famosi e visitati al mondo, secondo i dati diffusi da Fasthosts, sono

 Xvideos e Pornhub. Il primo ha un traffico medio di 3,14 mila miliardi di visitatori al mese, poco più di 

Pornhub, che si ferma a 2,85. Il più famoso sito di ecommerce negli Stati Uniti e in Europa, Amazon, ha un 

traffico mensile medio di 2,29 mila miliardi di visitatori. Netflix, il più utilizzato servizio di streaming di film e 

serie tv, non va oltre 2,21 mila miliardi di visitatori al mese.

I dati della ricerca aiutano a farsi un’idea dei numeri dell’industria pornografica su Internet. In termini assoluti i 

siti porno sono ben lontani da essere i più visitati al mondo. 

Ciononostante i volumi impressionano rispetto  quelli di servizi ormai consolidati e redditizi.

 

 E' Italia tra i Paesi che consumano più porno online

Gli Stati Uniti si confermano ancora una volta il Paese con il maggior traffico giornaliero , seguiti dal Regno 

Unito , che ha preceduto il Giappone. Francia , Italia  e Messico hanno registrato incrementi

 di traffico che li hanno spinti davanti a Canada , Germania e Filippine . Il Cile e la Colombia 

 erano nuovi nella nostra lista dei primi 20 paesi .

Collettivamente, i primi 20 paesi rappresentano il 79% del traffico giornaliero.
 
Quindi dai dati si evince che la maggior parte delle persone li guardano in media su 10 persone almeno 7 .
 
 
Ovviamente questo è solo l'antipasto perchè nel nostro telefono c'è il menu dalla digitazione fino ai vari siti e 
 
apllicazzioni tutto è fatto in modo di tracciarti anche con insistenza e a volte senza rispettare le regole 
 
chiaramente tutto quello che non paghi già lo hai pagato con cosa con i tuoi dati la cosa più preziosa un
 
 identikit digitale di persone, società e quant'altro,dove chi si appropria dei dati è bravo e da chi li prende è 
 
cattivo,una leggera distorsione delle realtà , ma proseguiamo andiamo su Facebook già famoso per la privacy 
 
ma andiamo sull' app impostazioni e privacy,autorizzazioni,attività fuori da Facebook  testuale: include 
 
informazioni che aziende e organizzazioni condividono con noi ,sulle tue interazioni, ora prima di farlo tenetevi 
 
forte ,sà completamente tutto di te ma anche di voi quante volte ho usato il telefono su quali app sono andato e 
 
come le ho usate più la data, la posizione e il resto più tutte le app del telefono ogni app fà uso e consumo dei 
 
nostri dati senza esclusione ma non era solo un social è o non è tracciamento? ovviamente i dati vengono poi 
 
venduti alle varie aziende che li usano a proprio vantaggio ed è solo un app immaginate tutte le altre ad esempio le app economiche come Postepay e simili il più delle volte con sistemi di gestione sicurezza veramente bassi quindi
 
abbiamo capito che la privacy sul telefono non c'è, buoni tempi quelli del telefono che era solo telefono la 
 
tecnolospia, l'illusione regna e quando ci dicono di usare whattsapp 
 
che è criptato ci viene da sorridere come del resto il telefono.
 
Chi se intende lo sà che ogni telefono hà un id un identificativo digitale 

Che cos'è l'ID telefonico?
 
Un ID dispositivo mobile è un identificatore di cliente unico utilizzato per distinguere un dispositivo mobile
 
Come trovare l'ID del telefono?
 
Un Device ID altro non è che una stringa di numeri e lettere che identifica ogni singolo smartphone o tablet in circolazione.
 
Questo serve ad identicare il telefono e il suo possessore e serve in caso sia di sicurezza che di uso 
 
fraudolento

ad esempio: ritrovare il telefono smarito o sotratto,identificarci nella navigazione,ma ci avvisa anche se 
 
qualcuno entra in un telefono di un altra persona o nella nostra wifi privata insomma dall'id possiamo risalire al 
 
simpaticone/i.
 
Capirete che stiamo parlando di dati e che impatto hanno, sapere quello che si fà o come lo si fà, ha un valore
 
 ancor di più gratuito e fà la differenza tra chi li ha e chi no, un gruppo di infomatici ha scoperto che alcune aziende pubbliche e private di vario genere tracciavano le persone , le abitudini , gli spostamenti e come  si ponevano tramite le app e la videosorveglianza
 
al fine di ottimizzare il servizio dicevano loro e lo hanno fatto semplicemente risalendo alla security dell'azienda che
 
 si appoggiava ai relativi gestori, i quali non tutti se la sono sentita di dare l'autorizzazione, l'onestà è chiaro che
 
 non si possa fare è un reato ora le aziende sono state attenzionare e sanzionate dove le semplici regole della privacy non
 
 venivano usate  .
Ad esempio :

Restano imprescindibili – sia per quanto riguarda le telecamere di videosorveglianza i due

 adempimenti previsti dal Provvedimento: il primo riguarda l’area inquadrata dalle telecamere, il 

secondo l’informativa sulla privacy mediante il cartello “Area videosorvegliata”.

Il primo prevede che le telecamere installate inquadrino solo l’interno degli abitacoli

passeggeri e conducente, non andando a riprendere chi si trova all’esterno.

Sempre d’obbligo è il cartello che informa che il mezzo o il luogo è videosorvegliato, il quale va posto all’ingresso.

 Ricordiamo che un cartello che informa in ritardo, non mette le persone nelle condizioni di scegliere se dare il 

proprio consenso o meno alle riprese video della propria persona.

Un’informativa sulla privacy non tempestiva oppure poco visibile a causa del formato del cartello o per il suo 

posizionamento, espone al rischio di segnalazioni al Garante, con conseguenti sanzioni penali.

La posizione delle telecamere in generale e le modalità di ripresa devono essere 

determinate nel rispetto dei principi di necessità, proporzionalità e finalità: 

cose da Estero direte voi...

 

Insomma ci vorrebbe una vera Educazione Digitale e sincera quella forse manca come si può dire o giudicare 
 
qualcuno /a in base a cosa ad un uso dei propri dati prelevati indebbitamente solo perchè sei...
Un uso responsabile e appropriato fá la differenza e gli organi competenti devono vigilare sui dati sull'uso e per quali motivi vengono usati, trattati e identificati ad esempio per il trattamento di dati da sanitari sensibili il responsabile deve essere verificato e autorizzato dal competente Ministero.
 

 Trattamento dati

Come devono essere trattati i dati personali?
 
i dati personali devono essere trattati in modo lecito e trasparente, garantendo l'equità nei confronti delle persone di cui si trattano i dati («liceità, correttezza e trasparenza»);
 
 
Chi può controllare i dati sensibili?
 
Il Garante per la protezione dei dati personali (Garante Privacy) è l'autorità di controllo nazionale italiana, un'autorità amministrativa indipendente istituita dalla legge sulla privacy (legge 31 dicembre 1996, n. 675), in attuazione della direttiva comunitaria 95/46/CE.
 
 
Quali sono le misure minime di sicurezza?
 
Le misure minime di sicurezza sono tipizzate dal legislatore. Quelle idonee no. Devono essere scelte dal buon Titolare sulla base della natura dei dati, delle caratteristiche del trattamento e dallo stato dell'arte e della tecnica.

Chi ha l'onere di mettere in atto misure tecniche ed organizzative idonee per garantire un livello di sicurezza adeguato durante il trattamento dei dati?

Sono obbligati il Titolare del trattamento e il Responsabile del trattamento. È lo stesso art. 32 GDPR che pone l'obbligo di mettere in atto le misure tecniche e organizzative adeguate in capo ad entrambe le figure

 

Cosa sono le misura di sicurezza in campo Privacy?

Le misure di sicurezza devono "garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio" del trattamento (art. 32, paragrafo 1); in questo senso, la lista di cui al paragrafo 1 dell'art. 32 è una lista aperta e non esaustiva

 

 

Cosa deve contenere obbligatoriamente l'informativa sul trattamento dei dati personali resa ai sensi dell'art 13 GDPR?

L'informativa deve avere il seguente contenuto minimo: l'identità e i dati di contatto del titolare del trattamento e, ove applicabile, del suo rappresentante. i dati di contatto del responsabile della protezione dei dati, ove applicabile

 

Chi è il responsabile del trattamento dei dati personali?

Il responsabile del trattamento (in inglese data processor) nel nuovo regolamento europeo è la persona fisica, giuridica, pubblica amministrazione o ente che elabora i dati personali per conto del titolare del trattamento (art. 4, par. 1, n. 8 GDPR).

 

Come devono essere le misure di sicurezza richieste dal regolamento europeo?
 
GDPR: Quali sono le misure di sicurezza da adottare (Guida al GDPR 6.2)la pseudonimizzazione e la cifratura dei dati personali; la capacità di assicurare la continua riservatezza, integrità, disponibilità e resilienza dei sistemi e dei servizi che trattano i dati personali; 

Quali sono i dati sensibili da non pubblicare?
 
i dati rientranti in particolari categorie: si tratta dei dati c.d. "sensibili", cioè quelli che rivelano l'origine razziale od etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, le opinioni politiche, l'appartenenza sindacale, relativi alla salute o alla vita sessuale.
 
Come deve essere il consenso al trattamento dei dati?
 
Il Considerando 32 del GDPR recita: “il consenso dovrebbe essere espresso mediante un atto positivo inequivocabile con il quale l'interessato manifesta l'intenzione libera, specifica, informata e inequivocabile di accettare il trattamento dei dati personali che lo riguardano, ad esempio mediante dichiarazione scritta
 
Che cosa si intende per registro dei trattamenti?
 
Cos'è il registro dei trattamenti e cosa contiene. Il registro dei trattamenti è uno strumento che consente di tracciare e monitorare le attività di trattamento dei dati personali fatta dal titolare o dal responsabile del trattamento, sotto la propria responsabilità
 
 
 
 
 
 
 Fonti e Dati:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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